Nella Thunderbolt Grotto

Si parte! Direzione Thunderbolt Grotto – Exuma Cay Bahamas

C’è un tipo di coraggio che non si manifesta in grandi gesti spericolati, ma nel silenzio di un respiro profondo, nel momento in cui decidiamo di immergerci nelle profondità sconosciute del mare. Nelle Bahamas, oltre a un mare dai colori surreali, è possibile esplorare la Thunderbolt Grotto… e i propri limiti. Un luogo che sembra uscito direttamente dalle pagine di un romanzo d’avventura, anzi da un film di James Bond ma che esiste realmente nel cuore pulsante dell’oceano.

Per entrare bisogna passare in un canyon di scogli.

La Thunderbolt Grotto è nota per le sue correnti forti e per il passaggio stretto tra gli scogli che porta a una camera sotterranea segreta. L’accesso è un test di coraggio: una sfida fisica e mentale, un passaggio angusto che richiede determinazione e una buona dose di audacia. Affrontare questa avventura significa non solo nuotare attraverso una fessura rocciosa sotto la superficie dell’acqua, ma anche confrontarsi con le proprie paure più profonde… o per lo meno le mie!

Una volta superato questo stretto ingresso, il mondo si trasforma. All’interno della grotta, la luce del sole filtra attraverso i fori nella volta, creando un gioco di luci che danza sulla superficie rocciosa e illumina l’acqua in tonalità di blu e verde smeraldo. Sotto di te, una moltitudine di pesci tropicali, un vero spettacolo per gli occhi.

Thunderbolt Grotto Bahamas
La corda per resistere alla corrente e trovare la via d’uscita

Praticare snorkeling in questo santuario sottomarino è come meditare in movimento. Ogni nuotata è una pennellata su un quadro di natura vivente, ogni respiro un rinnovamento. Qui, tra le radici delle piante che penetrano la roccia e il ritmo incessante delle onde, è possibile scoprire un’intimità con il mondo che solo luoghi come questi possono offrire.

E mentre ti aggrappi a una corda per resistere alla corrente, non puoi fare a meno di sentirti profondamente connesso con la forza della natura. Questa esperienza mi ha insegnato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la capacità di andare avanti nonostante essa.

La Thunderbolt Grotto è un luogo di incredibile bellezza, ma anche un simbolo potente del viaggio che ciascuno di noi compie, un percorso che ci invita a superare i nostri limiti e a esplorare gli angoli nascosti del nostro spirito.

Namasté

Cos’è il mal di schiena

Il mal di schiena è caratterizzato da un dolore a livello lombare che rende difficile il movimento. Viene definito acuto quando permane fino a 6 settimane e cronico se dura oltre 3 mesi. Solo nel 15% dei casi ha una causa specifica, in prevalenza è dovuto ad una serie di fattori che interagiscono tra loro facendo insorgere il dolore. Ne sono esempi il mantenimento di posture errate mentre lavoriamo, studiamo o utilizziamo il cellulare, il sollevamento di pesi, le frequenti flessioni e torsioni del tronco. A questi si aggiungono stili di vita scorretti, scarsa attività fisica e stress. In Italia si stima che il 70-90% delle persone avrà almeno un episodio di mal di schiena durante la propria vita ma la buona notizia è che lo yoga ci può aiutare.

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INCONTRO

Il nostro Retreat Yoga e meditazione nelle Dolomiti di Aprile 2022, descritto dalle splendide parole di Arilovesdolomites

In questo particolare momento di incertezza ci si sente in balia delle decisioni di uno o dell’altro potente della Terra. Ma secondo la filosofia buddista, chi decide realmente in merito al disegno del futuro non è un essere umano, né una divinità ma l’energia dell’universo, secondo la legge causa/effetto del Karma. Le piccole e grandi azioni che compiamo influenzano in modo positivo o negativo il nostro futuro e quello del nostro pianeta, a volte in modo molto sottile.

Quando avviene uno squilibrio dell’energia cosmica verso la negatività, possiamo provare a bilanciarla portando energia positiva. Anziché farsi prendere dallo sconforto diamo forza alle nostre intenzioni. Ma come fare?

Meditazione notturna con campane tibetane al Roseto di Bulla

Far brillare i nostri cuori e diffondere energia positiva è possibile in vari modi: con atti di gentilezza, compassione, meditando e praticando yoga al mistico suono delle campane tibetane, o stando a contatto con la natura e lasciandosi stupire dalle sue bellezze. Ma prima di tutto possiamo iniziare “pensando con il sorriso”. Un sorriso porta luce dentro e fuori di noi, con effetti incredibili e inaspettati.

Le Geisler – Parco naturale Puez Odle vista aerea
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Lascia che la pace della natura entri in te, come i raggi del sole penetrano le fronde degli alberi. Lascia che i venti ti soffino dentro la loro freschezza e che i temporali ti carichino della loro energia. Allora le tue preoccupazioni cadranno come foglie d’autunno.”
(John Muir)

Che sia autunno, inverno, primavera o estate, quando entriamo nel bosco tutto cambia… i suoni, le sensazioni, l’energia. Diventiamo più sensibili ad ogni forma di vita che ci circonda.

Monte Pana Santa Cristina Val Gardena

Se appoggiamo le mani sul tronco di un albero, potremmo sentirne scorrere la linfa. Gli oli essenziali contenuti nel suo legno iniziano un viaggio dal cuore dall’albero ai nostri polmoni. Mentre respiriamo, l’albero ci trasmette la sua forza, la sua protezione, la sua essenza e ci racconta la sua storia. Ad ogni atto respiratorio inspiriamo l’ossigeno che produce per noi grazie alla fotosintesi clorofilliana, mentre espirando gli offriamo in cambio l’anidride carbonica che utilizzerà per le proprie funzioni vitali. Un’infinito scambio di energia durante il quale le molecole dell’albero diventano lentamente le nostre e tra noi e la natura non c’è più confine.

Vallunga Selva di Val Gardena

Ma perché stare nel bosco ci fa così bene?

Per comprenderlo dobbiamo fare un passo indietro nell’evoluzione dell’uomo che nell’antichità viveva a contatto con le foreste. Gli alberi utilizzano un linguaggio particolare per comunicare tra loro. Un linguaggio fatto di molecole e oli essenziali i fitoncidi che vengono rilasciati se vi è un attacco di virus, batteri e parassiti.

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Paura delle inversioni ma affascinati al tempo stesso … ecco come fare.

Gli antichi testi chiamavano le inversioni, il “re di tutte le asane” e il motivo è facilmente comprensibile. Fisiologicamente nasciamo in presentazione cefalica e nel periodo dell’infanzia si è soliti divertirsi con giochi a testa in giù. Nella testa risiede il cervello, centro del controllo e della discriminazione (Sattva), delle emozioni e delle azioni (Rajas) e del piacere (Tamas). Qui ha sede la scintilla dell’illuminazione e per nutrirla possiamo offrirci l’opportunità di sovvertire le nostre convinzioni e gli schemi mentali abitudinari.

Come fare?
Capovolgendo il nostro corpo, con curiosità e coraggio.
Ma all’inizio potremmo provare un senso di pesantezza e di ribellione che ci tiene ancorati alle nostre sicurezze, la paura ci pietrifica. Paura di cadere, di farsi male, di perdere il controllo. Ciò che da sempre era la nostra realtà ora è sottosopra.
Niente di più attuale, in questo periodo di incertezze e timori.
Il cambiamento richiede coraggio ma una volta iniziato il viaggio ecco sorgere in noi una nuova forza, un’occasione di crescita interiore e di scoperta. Siamo in grado di sperimentare ciò che non ritenevamo possibile.
Da eretti, portiamo la testa a terra, simbolismo che ritroviamo anche nel Buddhismo, per predisporre mente e cuore all’umiltà e apprezzare il valore della natura che ci circonda. Mentre alziamo i piedi prendiamo consapevolezza dei nostri limiti fisici e mentali. Per mantenere l’equilibrio è necessaria tutta la nostra concentrazione. Ma una volta superata la paura, veniamo inondati da una rinvigorente cascata di energia vitale!

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Avete mai praticato yoga in alta quota e per di più nella neve fresca? Sicuramente un’esperienza unica, da fare approfittando delle calde giornate di febbraio e marzo nelle Dolomiti. Il sole intenso rende la neve un mosaico di frammenti di diamante. Il cielo terso fa spiccare le Dolomiti che si stagliano tutto attorno come un anfiteatro di guglie e terrazze, ricoperte di zucchero a velo. Il silenzio è interrotto solo dal cinguettio degli uccellini e dalle lievi folate di vento che ogni tanto mi sfiorano il viso.

È proprio in questo scenario che tutto ha inizio. In un periodo dove il tempo sembra essersi fermato, dove tutto resta sospeso… in attesa.

Impianti di risalita al Passo Sella. Sullo sfondo il Sassolungo

Per raggiungere le location più belle della Val Gardena è necessario utilizzare mezzi alternativi come per esempio lo sci alpinismo o le ciaspole. E così inizia la mia avventura verso un luogo incantato, oltre i 2000 metri, dove praticare Yoga in alta quota. Sì perché chi l’ha detto che non è possibile praticare yoga a contatto della natura anche in inverno? Basta ovviamente attrezzarsi nel modo adeguato perché in montagna le condizioni meteorologiche cambiano continuamente.

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In questo momento, in cui non è possibile raggiungere i luoghi magici della montagna, vi porto un pò di montagna a casa. 😊IMG_1510

Ogni volta che avete bisogno di staccare, di ritrovare la pace e l’equilibrio tra corpo e mente, potrete praticare 4 minuti di rilassamento profondo. Una meditazione guidata semplice, basata sulla respirazione e la visualizzazione, niente di meno che degli splendidi fiori e pascoli delle Dolomiti della Val Gardena.

Chiunque può trarne beneficio, anche chi non ha mai meditato prima! In un attimo ci si troverà immersi nei colori e profumi dei fiori di montagna. Continua a leggere

Vivere un’esperienza di forme e colori artici è possibile anche alle nostre latitudini… Dove? Ma in Val Gardena naturalmente! FB445098-29F3-4B24-A288-C5974CB942A0

É una splendida giornata invernale e un’atmosfera da favola avvolge le Dolomiti. Le nevicate notturne hanno imbiancato i rami degli alberi creando giochi di profondità e morbidezze a perdita d’occhio. Piccole nuvole variopinte lasciano filtrare i raggi del sole al tramonto, illuminando le cime delle montagne innevate. Continua a leggere

Yoga al Passo delle Erbe

In una tipica giornata estiva di montagna, con un cielo che alterna sprazzi di azzurro e nuvoloni neri, preludio forse di un temporale pomeridiano, decido di fare un bel giro panoramico in Val di Funes.

Il mio primo obiettivo è la famosissima chiesetta di Santa Maddalena.

La più fotografata in assoluto, merita a pieno titolo tutta questa fama. Continua a leggere