Alle pendici del Sassolungo
Un luogo magico, dagli energizzanti contrasti. Qui troverai il buio e la luce, il fuoco e l’acqua, il suono e il silenzio. Angoli nascosti di neve anche in estate, grotte e piccole cascate, fiori e alberi dalle insolite forme. Tutto questo nel percorso alle pendici del Sassolungo.
Si parte al mattino da Santa Cristina, dove prendo una tradizionale seggiovia a due posti che dal paese porta fino al Monte Pana. Il percorso in seggiovia è divertente e rilassante, oltre che panoramico. Da qui salgo con la seggiovia a quattro posti Mont de Seura, che mi porta al crocevia dei sentieri che conducono al giro del Sassolungo. Ci sono molte possibilità di accesso al giro, la più conosciuta generalmente è quella che parte dal Passo Sella a Selva Val Gardena. Inoltre è possibile effettuare il giro in senso orario oppure antiorario. Personalmente ho scelto quella che dal Monte Pana va in direzione del Rifugio Emilio Comici.

Panorama verso l’Alpe di Siusi, dalla stazione a Monte della seggiovia Mont de Seura
In questo percorso decido di seguire il sentiero più alto, quello che passa a ridosso della parete rocciosa del Sassolungo. I suoni del bosco lasciano il posto allo sgocciolio dell’acqua sulla roccia e il panorama cambia improvvisamente. La temperatura si abbassa e alla calda luce del sole che mi aveva accompagnata fino a poco prima, subentra l’ombra.

Un nevaio in piena estate
Mi ritrovo su di un nevaio, una gradita sorpresa che mi fa venire voglia di fermarmi a contemplare questo spettacolo della natura.
Ho la sensazione di essere su un’altro pianeta e dopo qualche foto proseguo e attraverso delle piccole grotte nella roccia, archi di pietra e ghiaioni poi ricompare la vegetazione e mi ritrovo di nuovo immersa nella luce del sole.
Il sentiero ora mi conduce tra grandi massi di roccia dolomitica bianchissima, su cui sono cresciute conifere dalle radici ritorte e artistiche.
Un grande tronco in mezzo ad un cespuglio di rododendri fioriti mi attrae… non resisto e mi viene voglia di togliermi le scarpe e sentire il suo calore, mentre un intenso profumo di fiori e il cinguettio degli uccellini mi avvolgono. Riparto e attraverso piccoli torrenti di acqua purissima che scende impetuosa tra le rocce.
Non ho molto tempo a disposizione oggi e quindi scelgo di fare solo una parte del giro del Sassolungo, fermandomi al Rifugio Emilio Comici, dove ad attendermi ci sarà uno squisito pranzetto e il panorama mozzafiato del Gruppo del Sella e del Ghiacciaio della Marmolada.

A sinistra il Gruppo del Sella. A destra, in lontananza, il Ghiacciaio della Marmolada.
Il percorso, da valle al Rifugio Emilio Comici è durato circa un paio d’ore, considerando le numerose pause svolte. E dopo una fetta di crostata fatta in casa e un pò di relax al sole, si rientra verso casa.
Seguo il percorso più basso che mi riporterà al Monte Pana, è un tracciato veloce che in circa un’ora mi riporterà al punto di partenza. Il sentiero è ampio e percorribile facilmente. Lungo la discesa incontro degli angoli … mistici. Uno in particolare mi colpisce. Una grande roccia in un laghetto, forma una specie di isolotto su cui è cresciuto un singolo albero.

Laghetto lungo il sentiero che porta dal Rifugio Comici al Monte Pana
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